Nell’articolo di oggi andremo a vedere le principali differenze di funzionamento tra cambio automatico e manuale. Buona lettura!
Come fa il sistema a variare automaticamente rapporto?
Le differenze principali di un cambio automatico rispetto ad un cambio manuale consistono nei 2 seguenti punti:
- Nella natura del sistema, in quanto il cambio automatico è un sistema oleodinamico, mentre quello manuale è un sistema meccanico, composto da bracci e leve
- Nell’attuazione (come dice il termine stesso, in un cambio automatico la variazione del rapporto avviene automaticamente, mentre in uno manuale viene attuata dall’operatore)
Il cambiamento automatico del rapporto di trasmissione avviene tramite un sistema di attuatori idraulici. L’albero d’ingresso, collegato al motore dal convertitore di coppia (la frizione dei cambi automatici, vedremo piú avanti) svolge la funzione di pompa, movimentando e mandando dunque in pressione un fluido di lavoro (olio solitamente). Quando si raggiunge una determinata pressione, si genererà l’apertura di una valvola a farfalla, la quale a sua volta azionerà un attuatore che, con il suo movimento, provocherà la variazione del rapporto inserito. A seguito del cambio di marcia, la velocità del motore scenderà di conseguenza: da ciò conseguirà un calo della pressione ed una chiusura della valvola.
Come funziona il convertitore di coppia?
Un discorso che resta insoluto è come il cambio automatico possa sostituire lo “stacco della frizione”. In un’automobile con cambio manuale la frizione, azionata manualmente, collega l’albero uscente dal motore all’albero entrante nel cambio. Il moto viene trasmesso attraverso il contatto tra 2 dischi, innescato in condizioni normali ma che può essere disinnescato premendo l’apposito pedale.
In un’automobile con cambio automatico, il ruolo della frizione viene sostituito dal convertitore di coppia. Esso ha come principio di lavoro lo sfruttamento della viscosità di un fluido per la trasmissione di moto. Al posto dei due dischi (presenti nella frizione) vi sono due giranti immerse in un fluido: qualora la macchina “giri al minimo”, non vi sarà nessuna trasmissione in quanto la forza di trascinamento del liquido non è sufficiente a far muovere il veicolo, mentre in condizioni di moto la viscosità del fluido è tale da riuscire a trasmettere la coppia dall’albero motore al cambio.
Detto in parole povere, la girante collegata al motore fa “vorticare” il fluido di lavoro: il movimento del fluido stesso indurrà il moto nella girante collegata al cambio.
Dal punto di vista meccanico, pertanto, il convertitore sarà una vaschetta contenente le 2 giranti, il fluido di trasmissione ed uno statore, ovvero un disco palettato non rotante, posto in mezzo alle 2 giranti, che devia il flusso tra la prima e la seconda in maniera da “ottimizzare” quanto possibile la trasmissione stessa.
Conclusioni
L’articolo di oggi aveva per scopo quello di spiegare, a grandi linee, il funzionamento di un cambio automatico, andando a paragonarlo con quello manuale (il cui funzionamento è maggiormente noto)
Spero che l’articolo sia stato di vostro gradimento. Fatemelo sapere nei commenti
Ci risentiamo nel prossimo articolo
Un saluto
Luca