Nell’articolo di oggi andremo ad capire cosa realmente sia il disegno tecnico, a cosa esso serva e in cosa risieda la sua importanza. Buona lettura!
Cos’è il disegno tecnico?
Un disegno tecnico è un documento avente per scopo la comunicazione di tutte le informazioni relative ad un componente o assieme meccanico. Dato un qualsiasi pezzo, un disegno tecnico include tutte le informazioni su quote, specifiche tecniche, specifiche di realizzazione, mentre dato un assieme (ovvero un assemblato meccanico, composto da più componenti) il disegno riporterà tutte le “istruzioni” per effettuare il montaggio corretto.
Il disegno tecnico è alla base della progettazione industriale, in quanto è lo strumento che permette la conversione e rielaborazione di un’idea (piuttosto che un’innovazione o un concetto) in qualcosa di fisicamente realizzabile. Su di esso si basa il processo di produzione industriale, poichè:
- Gli acquisti o la produzione interna dei componenti di una macchina nasce dai disegni dei singoli particolari, dai quali si potranno estrarre le lavorazioni necessarie alla sua realizzazione
- Il controllo qualità parte dal disegno tecnico e verifica che le specifiche indicate siano state rispettate
- Il montaggio dei componenti di un assieme parte dal disegno d’assieme (come le istruzioni di montaggio per le sorprese nelle uova di pasqua)

Elementi principali del disegno tecnico
La difficoltà maggiore di un disegno tecnico è la rappresentazione completa in 2 dimensioni di qualcosa che invece, nella realtà, di dimensioni ne ricopre 3 (si parla di rappresentazione completa in quanto ogni dettaglio debba essere rappresentato in maniera chiara e completa). Al fine di raggiungere l’obiettivo pre-annunciato, il progettista può avvalersi dei 3 elementi principali del disegno tecnico: Le viste, le quote e le note.
Una vista è una rappresentazione del componente da una specifica angolazione/punto di vista (es: vista da sopra, vista da sinistra ecc). L’insieme delle viste di un disegno ha lo scopo di mostrare, nel miglior modo possibile, il componente in questione: la scelta su quali debbano essere utilizzate deve fare in modo di togliere ogni dubbio sulle sue fattezze. Oltre alle viste classiche (sopra, sotto, lato), ne esistono altri tipi:
- Viste in sezione: permettono, a seguito di un “taglio” del componente, di vederne le caratteristiche interne
- Viste in dettaglio: mettono in evidenza particolari dettagli, laddove la loro importanza ne richieda la messa in risalto oppure semplicemente la scala del disegno non permetta agli stessi di essere visti nelle viste normali
- Viste ausiliarie: sono proiezioni di altre viste secondo piani e punti di vista “non standard”
Le quote sono le indicazioni delle misure rappresentate sul disegno. Esse sono state introdotte nei disegni tecnici a partire dalla fine dell’ottocento (prima si sfruttava la scala del disegno per misurare quanto necessario direttamente sul disegno). La rappresentazione delle quote in un disegno deve assistere diverse fasi in cui il componente/assieme passerà (realizzazione/assemblaggio, controllo qualità ecc), pertanto la logica di inserimento deve tenere conto di questi processi.
Una parentesi particolare deve essere aperta per le tolleranze; esse rappresentano il range entro il quale una quota può variare (laddove non indicate, le quote seguono tolleranze standard). A seconda della tolleranza scelta, è possibile realizzare accoppiamenti di precisione o meno, in base all’esigenza. Le tolleranze hanno importanza pari alle quote stesse: si tenga conto che, in determinate circostanze, tolleranze errate possono generare problemi molto gravi, determinando anche lo scarto di un pezzo. Generalmente, mentre le quote sono tipiche sia di disegni realizzativi che d’assieme, le tolleranze sono tipiche solo dei primi.
Le note sono tutte le annotazioni accessorie aggiunte ad un disegno: esse sono fondamentali per dettagli, procedure ed accortezze da mantenere sia nei disegni realizzativi che di montaggio.
Quali caratteristiche deve avere un disegno tecnico?
Come già anticipato, un disegno tecnico ha una funzione comunicativa molto importante all’interno del panorama industriale: di sicuro è uno dei documenti più importanti per la corretta messa in atto di un progetto, qualunque esso sia.
Pertanto, possiamo identificare 5 caratteristiche fondamentali che un disegno tecnico debba possedere:
- Completezza: nessuna informazione necessaria e riferita al componente/assemblato rappresentato deve essere assente da un disegno tecnico. Si presti però attenzione al fatto che completezza non significhi ridondanza piuttosto che eccesso di informazioni (pertanto è corretto omettere informazioni ripetute e/o superflue/inutili)
- Trasferibilità: la lettura del disegno tecnico deve seguire regole internazionali e non deve essere “personalizzata” in base alle esigenze di singoli, in maniera che i disegni possano trasferire a chiunque le informazioni riportate
- Facilità di interpretazione: la lettura di un disegno tecnico non deve essere difficile, le informazioni devono essere riportate nella maniera più chiara possibile, senza generare caos o ambiguità ed evitando quanto più possibile interpretazioni multiple
- Fedeltà: un disegno tecnico deve riprodurre con fedeltà, senza errori ne imprecisioni, il componente/assieme che rappresenta
- Integrabilità: il singolo disegno tecnico è inserito in contesti più ampi (altri disegni, assiemi, progetti, anagrafiche ecc) e deve pertanto potersi integrare in tutti i suoi aspetti al loro interno (ad esempio: il disegno di un particolare deve corrispondere a quanto riportato all’interno di un assieme)
Conclusioni
L’articolo di oggi trattava un argomento prettamente industriale e tecnico, ma che trova applicazioni anche in ambienti più “casalinghi” (si pensi all’artigiano che realizza un manufatto per casa propria e di conseguenza redige un piccolo progetto). Spero che sia stato di vostro gradimento: fatemelo sapere nei commenti.
Noi ci risentiamo nel prossimo articolo
Un saluto
Luca