Realizzazione di un progetto

Nell’articolo di oggi vedremo quali sono le fasi per la redazione di un progetto in ambito industriale. Buona lettura!

Descrizione delle fasi di un progetto

Solitamente quando si pensa ad un progetto, l’idea comune è lo sviluppo di complicati disegni e soluzioni per l’ottenimento di complessi macchine/sistemi meccanici. In realtà la parola progetto ha una valenza molto più generale: un progetto non è altro che la serie completa di documenti (disegni, schemi ecc) che permette l’ottenimento di un prodotto. Per metterla su un piano più semplice, anche nel caso dovessimo costruirci una mensola con dei pannelli di legno redarremo un progetto (per quanto semplice sia).

Che stiate progettando un missile piuttosto che una penna, il flusso di lavoro che avremo sarà sempre lo stesso:

  • Un nuovo progetto nasce sempre da un fabbisogno nuovo: la progettazione è un lavoro effettuato una volta sola (da un progetto possono poi poi essere prodotte infinite macchine). Il primo step sarà la definizione dei parametri di progetto, così da redarre una specifica tecnica (cioè un documento che racchiuda tutte le caratteristiche tecniche di una determinata macchina)
  • Lo step successivo sarà la definizione del concept design, che altro non è che un disegno approssimativo che racchiude le fattezze del sistema, specificando eventuali nuove soluzioni tecniche e l’estetica del prodotto.
  • Dal concept design, nel caso vi siano sistemi in movimento o carichi in gioco, possiamo sviluppare dei modelli di forze, così da poter dimensionare i componenti rilevanti ed effettuare le verifiche del caso, laddove necessario
  • Una volta che il concept design è pronto, si passerà alla realizzazione del disegno dettagliato della macchina/struttura/prodotto. Questa fase, di fondamentale importanza per la realizzazione ed il montaggio delle parti, è costituita dalle fasi seguenti:
    • Realizzazione dei disegni delle parti da fare “su misura”: i disegni dovranno essere dettagliati al punto che una persona esterna possa singolarmente realizzarli corretti per il montaggio senza conoscere l’applicazione finale. I documenti ufficiali saranno i disegni tecnici, con tutte le quote (le misure delle dimensioni) necessarie, l’indicazione del materiale scelto, qualsiasi nota che sia utile alla realizzazione del componente stesso. I disegni, in campo industriale, vengono chiamati con un codice identificativo, utile per le varie fasi aziendali (acquisti, magazzino, montaggio ecc)
    • Esistono componenti che troviamo già pronti a commercio, come viti, dadi, cuscinetti, guarnizioni, motori, cerniere ecc. Questi componenti necessitano di essere disegnati per poter essere aggiunti all’assieme della macchina ma non richiedono un disegno costruttivo. Per essi sarà necessario fare delle ricerche su ciò che è disponibile sul mercato ed indicare marca, modello e descrizione della parte, per poter effettuare poi l’acquisto corretto.
    • Realizzazione dei disegni d’assieme per il montaggio. Un disegno d’assieme, per intenderci, è un disegno simile alle istruzioni di montaggio che si trovano nelle sorprese delle uova di pasqua, completi di viste esplose e bollature (con bollatura s’intende le indicazioni numerate dei componenti)

L’output di un progetto sarà composto dalla lista di componenti da ordinare, i disegni o le info tecniche per la realizzazione dei componenti necessari, i disegni o le istruzioni per il montaggio. Una volta che tutto ciò è definito, possiamo ritenere il progetto concluso dal punto di vista tecnico e passare alle fasi successive:

  • ordine/produzione delle parti, approvvigionamento delle parti e gestione dei magazzino
  • Montaggio meccanico
  • Collaudo

Queste fasi possono essere utili a loro volta al miglioramento del progetto redatto fino a quel momento:

  • La fase produzione può dare dei feedback utili sul miglioramento delle parti dal punto di vista realizzativo, facilitandone la realizzazione e dunque abbassandone i costi
  • Secondo la stessa logica, anche il montaggio può dare il suo contributo fornendo consigli volti a rendere il prodotto più facilmente assemblabile

Esempio pratico: realizzazione del progetto di un tavolo

Utilizziamo un sistema semplice, quale può essere un tavolo, per mettere in pratica i passaggi effettuati finora:

  • Nuovo fabbisogno: supponiamo di avere una necessità che ci imponga di sviluppare nuove soluzioni sul tavolo da progettare (esempio: avere un tavolo regolabile in altezza). La prima fase è la definizione delle specifiche di progetto:
    • Dimensioni: altezza, larghezza, lunghezza a seconda dell’utilizzo (si utilizza in piedi/seduto, deve avere più ripiani…)
    • Funzione: scrivania/tavolo da pranzo/piano di lavoro ecc
    • Materiale: legno/acciaio/plastica, rivestito/non rivestito
    • Forma estetica
    • Altre caratteristiche: regolabilità in altezza
  • Sulla base di questo, avremo una prima fase di studio che si concluderà quando la soluzione definitiva sarà definita e sarà definito il concept design (che dovrà ovviamente rispondere alla specifica tecnica)
  • Lo studio dei carichi applicati sarà la fase successiva. Se, ad esempio, abbiamo scelto di progettare un piano di lavoro, dobbiamo considerare il massimo peso (tra attrezzi e componenti da lavorare) che il tavolo potrebbe trovarsi in condizione di reggere, e dimensionare la struttura idoneamente (aumentare lo spessore del piano, rinforzare le parti più deboli ecc), sempre compatibilmente con lo scopo finale (regolabilità del tavolo in altezza)
  • Fatto ciò, sarà il momento di creare il disegno d’assieme con specificati
    • i singoli componenti (gambe, piano, ripiani)
    • i componenti di fissaggio (squadre, asole, viti, piedini ecc)

Quello che vogliamo ottenere in questa fase è la distinta del prodotto, che altro non è che la “lista della spesa” dei componenti da produrre/acquistare per comporre il nostro tavolo. Per ogni riga della distinta potremo avere 2 casi:

  • Componenti come il piano, le gambe ecc. saranno parti a disegno, per il quale sarà necessario effettuare una messa in tavola della parte con tutte le indicazioni necessarie dal punto di vista costruttivo
  • Componenti come i fissaggi saranno invece componenti commerciali, vale a dire componenti che troviamo già fatti sul mercato. Per questi componenti è necessario fornire tutte le informazioni necessarie per permettere l’acquisto del componente corretto (è utile in alcuni casi fornire possibile produttore e codice produttore per facilitare l’acquisto)

A seguito di queste fasi si procederà alla produzione delle parti a disegno, all’acquisto delle parti da commercio, al montaggio ed al collaudo del prodotto. A livello di progetto, queste fasi sono utili per apportare dei miglioramenti a livello di costi, tempi di montaggio, complessità del sistema ecc.

Il progetto potrà definirsi efficace qualora l’obiettivo, che in questo caso era ottenere la regolabilità in altezza del tavolo, sia stato ottenuto.

Conclusioni

Spero che l’articolo sia stato di vostro gradimento. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti

A presto

Luca

6 risposte a “Realizzazione di un progetto”

  1. Ciao Luca, sono Alessandro e seguo il tuo blog fin dal primo articolo XP
    Lavoro nel settore edile, sono un Geometra, ed è interessante notare come indipendentemente dal prodotto che si sta progettando le varie fasi siano simili, in termini pratici.

    1. Ciao Alessandro,
      Sono pienamente d’accordo, è una cosa che ho riscontrato molte volte anch’io sia nel corso della mia carriera accademica che lavorativa!
      Grazie per il commento
      Luca

  2. Ciao Luca, ho trovato il tuo articolo (e il blog in generale) molto interessante e dettagliato.
    Volevo chiederti a che ente bisogna presentare un progetto, i documenti e fogli che servono e quanti soldi servono in media per presentare un progetto.

    1. Ciao Leonardo,

      Grazie per il commento. In realtà tutto dipende da molti fattori: il tipo di progetto, l’ambito in cui operi, il fatto che sia un progetto per un’opera pubblica o privata ecc.
      (Volendo potresti lavorare ad un progetto in casa, senza presentarlo a nessun ente e a basso costo, così come potresti lavorare ad un progetto di un’opera pubblica ed avere necessità di una serie di permessi ed autorizzazioni e costi spropositati)

      Spero di aver risposto

      Un saluto

      Luca

  3. Il prossimo sito si chiamerà “Neurochirurgo si diventa”, poi raccoglierò l’elenco dei nomi delle persone che si farebbero operare dal Neurochirurgo diventato.
    Banalizzare la scienza e lo studio è un’operazione molto pericolosa per la collettività.

    1. Buonasera Giovanna,

      Il blog ha lo scopo di diffondere concetti scientifici trattati semplificandoli affinché siano accessibili anche ai “non addetti ai lavori”

      Spiacente che tu l’abbia interpretata come una banalizzazione degli argomenti trattati, di sicuro non era questo l’obiettivo

      Grazie comunque per il tuo commento

      Luca

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